domenica 14 giugno 2020

STEP #25 - La sintesi finale

Cari lettori, siamo giunti allo STEP finale del cammino all'interno di questo blog incentrato sul verbo trasportare. Non ci resta quindi che ripercorrere assieme tutte le tappe fatte per arrivare fino a questo punto.

Abbiamo cominciato ricercando la definizione del tema cardine, la sua etimologia e la sua traduzione nelle lingue europee più comuni. Subito dopo abbiamo tracciato una possibile storia ed evoluzione del termine a partire dalla sua origine latina e abbiamo visto inoltre l’utilizzo della parola stessa da parte di autori famosi. Abbiamo infine constatato che sia nella nostra lingua, sia nelle altre elencate vi è un’origine comune e individuabile proprio nel termine latino transportare.

Successivamente, rimanendo sempre nel periodo storico antico, ci siamo soffermati nell’analizzare la presenza del verbo all’interno della mitologia greca e romana, facendo per esempio riferimento al Caronte dell’Eneide di Virgilio.

Abbandonando momentaneamente l’età classica, abbiamo prima mostrato un’immagine legata al concetto di trasportare in una chiave futuristica, poi abbiamo esaminato il tema nel mondo della pubblicità, facendo riferimento a spot di aziende nazionali e non.

Abbiamo quindi fatto un breve viaggio all'interno dell’arte e abbiamo visto come il verbo trasportare potesse essere presente in varie declinazioni artistiche, a partire dalla scrittura narrativa, poi nella poesia, poi nelle arti figurative e infine nel cinema, facendo riferimento al film cult Stargate.

Arrivati a questo punto siamo tornati nuovamente indietro nel tempo per iniziare un percorso storico, il cui fine era quello di vedere come l’azione cardine di questo blog potesse essere presente all’interno delle varie epoche. Non solo lo era, ma ha avuto anche un ruolo di spicco in tutte le epoche che abbiamo analizzato. Nello specifico, abbiamo inizialmente visto l’importanza dei trasporti in epoca romana, soffermandoci sul commercio e sugli spostamenti marittimi. Prima di andare avanti abbiamo fatto un breve excursus sulle origini del cavallo e di come fosse impiegato nel settore dei trasporti nel contesto italico. Procedendo con l’età medievale, abbiamo elencato alcune invenzioni legate al trasporto, da Leonardo a Brunelleschi. Arrivati nel periodo settecentesco abbiamo presentato l’invenzione della mongolfiera e quella della macchina a vapore. Nell’ottocento abbiamo poi spiegato l’invenzione del motore a scoppio, in particolare quello creato da Barsanti e Matteucci, mentre nel novecento abbiamo visto lo sbarco sulla Luna da parte di Neil Armstrong e Buzz Aldrin.



Terminato il viaggio all’interno della storia siamo poi passati a presentare un personaggio di spicco legato al settore dei trasporti, ovvero George Stephenson, l’inventore della locomotiva a vapore.

Siamo passati anche a presentare temi legati alla cronaca e all'attualità e, rispettivamente parlando, abbiamo riportato il tragico episodio dell’incidente ferroviario di Viareggio e di come il COVID-19 abbia influenzato il settore dei trasporti.

Siamo arrivati quasi in fondo al nostro viaggio e a questo punto abbiamo parlato della disciplina cardine dei trasporti, ossia la logistica, e dei materiali superconduttori, che potranno forse essere utilizzati in futuro per il trasporto di corrente elettrica a lunga distanza.

Abbiamo poi presentato un brevetto, nello specifico la macchina volante dei fratelli Wright del 1903 e ,a questo punto, siamo diventati noi i protagonisti, in quanto abbiamo provato ad immaginare una possibile invenzione futura riguardante il tema del blog. Nello specifico abbiamo presentato una possibile idea di auto volante, coniando anche un termine per il nuovo settore di cui potrebbero fare parte quei veicoli e quindi un volantino di presentazione proprio per tale invenzione.

Infine, abbiamo creato una mappa concettuale sui temi che abbiamo incontrato fino ad ora, per non parlare dell’abbecedario riguardante il trasporto.

Detto questo vorrei congedarmi porgendo cordiali saluti ai lettori di questo blog.

sabato 6 giugno 2020

STEP #23 - Leopardi GX900, il mezzo di trasporto del futuro

Vi presento il volantino relativo all'invenzione descritta nello #STEP - 22. In questa immagine è raffigurato un possibile veicolo del settore aviomotive.


venerdì 5 giugno 2020

STEP #22 - L'auto volante e il settore aviomotive

L'abbiamo vista in tutti i più iconici film di fantascienza, da Blade Runner a Ritorno al futuro. Un'idea che sembra sempre essere vicina al materializzarsi, ma che poi di fatto non si concretizza mai.

Sto parlando dell'auto volante, il mezzo che cambierebbe radicalmente non solo il concetto di trasportare, ma anche le nostre vite in generale.
Per quanto riguarda la propulsione, si potrebbero creare auto volanti con motori derivanti da quelli dei jet e appositamente dimensionati per le misure contenute di tali mezzi. In alternativa, per voli a zero emissioni, si potrebbero utilizzare motori elettrici, magari per tragitti più brevi per mantenere più bassi i costi di manutenzione dei pacchi di batterie.

Il concetto di auto volante potrebbe essere esteso anche a mezzi più grandi e pesanti, come ad esempio autobus o camion. 

E a quel punto nascerebbe l'evoluzione di quello che è il settore automotive attuale, ossia il settore aviomotive.

I mezzi di trasporto volanti faciliterebbero e velocizzerebbero molto spostamenti per motivi di turismo, di scambi commerciali intercontinentali, di spedizioni... Non solo, il trasporto su gomma verrebbe molto limitato, generando quindi ulteriori benefici.


mercoledì 3 giugno 2020

STEP #21 - Un brevetto

Bentornati lettori, dopo aver ricercato tramite il sito Google Patents importanti invenzioni brevettate che riguardano il tema cardine del blog, voglio oggi presentarvi la macchina volante che idearono i fratelli Wilbur e Orville Wright e che fu registrata nel 1903.



Per saperne di più sui fratelli Wright potete entrare in questo sito.

Per saperne di più sul brevetto di questa invenzione potete entrare in questo sito.

lunedì 1 giugno 2020

STEP #20 - Il superconduttore e il trasporto di corrente a lunga distanza

L’argomento di oggi riguarda il miglioramento del trasporto a lunga distanza della corrente elettrica ricorrendo alla tecnologia della superconduttività, dando un'occhiata da vicino ai materiali adoperati.

La difficoltà di trasportare elettricità in maniera agevole ed a basso costo è conseguenza della resistività dei conduttori. La resistività elettrica, anche detta resistenza elettrica specifica, è l'attitudine di un materiale ad opporre resistenza al passaggio delle cariche elettriche.

Tale fenomeno è praticamente assente nei superconduttori.

I superconduttori sono particolari materiali che, se raffreddati fino a temperature molto basse, e comunque al di sotto di una specifica temperatura T, detta temperatura critica (molto prossima allo zero assoluto e caratteristica per ogni materiale), vedono duramente annullarsi la loro resistività elettrica. Si comportano come superconduttori circa trenta elementi e molte loro leghe e composti. 

Di seguito si riportano alcuni materiali superconduttori con la loro temperatura critica in K. I valori sono indicativi (infatti essi variano se il materiale viene sottoposto a un campo magnetico e a seconda del trattamento termico o meccanico ricevuto).



La principale caratteristica di un superconduttore è quella di non dissipare calore per effetto Joule e di consentire di trasportare corrente anche a grandi distanze senza disperdere energia, anche se resta tuttora il problema del raffreddamento del conduttore.

Grafico che rappresenta l’andamento della resistività di un superconduttore in funzione della temperatura assoluta.

Recentemente l’IASS (Institute for Advanced Sustainability Studies) ed il CERN hanno iniziato la sperimentazione del primo prototipo di un cavo superconduttore in grado di trasportare 20 kA di corrente a 20 K. L’esperimento, primo nel suo genere, si è svolto nei laboratori del CERN e deve il suo successo al diboruro di magnesio (MgB2), un materiale superconduttore le cui potenzialità sono al centro della collaborazione IASS-CERN.

In futuro, questo tipo di cavo superconduttore potrebbe essere installato sotto la superficie terrestre, con stazioni criogeniche periodicamente distanziate, affidandogli una capacità da 2 a 10 GW, o addirittura superiori, e con tensioni di funzionamento che potranno essere adattate per ottimizzare le prestazioni. Rispetto alle alternative, questi cavi sotterranei superconduttori fornirebbero diversi vantaggi significativi che vanno dall'efficienza, al costo, passando per la facilità di implementazione e l’impatto ambientale.